La superficie terrestre è immaginariamente suddivisa in fusi, questi ultimi sono 24, sono centrati sui meridiani e
adottano lo stesso orario.
I fusi orari vennero introdotti dall'ingegnere Sandford Fleming fin dal 1879 e
questo sistema permise di
avere una coordinazione ottimale tra stati,
ogni stato infatti doveva tenere conto sempre e necessariamente degli orari degli altri stati, tenendo ben presenti anche le variazioni temporanee
determinate da eventuali orari legali.
Naturalmente la differenza tra fusi orari interferisce notevolmente nelle nostre abitudini di viaggiatori, ma gli effetti più sostanziali si avvertono
soprattutto a carico della normale funzione del sonno che si presenta alterato in tutte le fasi perché
le variazioni di orario incidono
negativamente sul ritmo circadiano del sonno.
Questi effetti negativi sull'organismo si manifestano soprattutto con una dilatazione notevole delle prime fasi del sonno, anche la fase del dormiveglia presenta
interessanti espansioni
che culminano con i disturbi caratteristici dell'insonnia iniziale, ovvero la difficoltà ad addormentarsi.
Durante il giorno invece le alterazioni del ritmo veglia-sonno
sono caratterizzate da una sonnolenza continua eccessiva che non permette una concentrazione ottimale.
La variazione del fuso orario sembra sia la principale responsabile della cosiddetta sindrome da jet lag, caratterizzata infatti da sintomi
di sonnolenza e di stanchezza strettamente correlati, ma essi sono accompagnati anche da una notevole irritabilità.
Come difendersi dagli effetti negativi del fuso orario e dai problemi fisici che potrebbe determinare?
Naturalmente gli effetti relativi alla variazione di orario sono differenti per ciascuno di noi: alcuni viaggiatori abituali potrebbero risentirne meno, altri
invece li percepirebbero in modo più incisivo, tuttavia gli effetti negativi verrebbero maggiormente recepiti dai bambini e dalle persone di età
giovane
che consumano più energie.
Per fronteggiare le variazioni di fuso orario è opportuno riposare in una stanza buia e silenziosa, mantenere gli orari del sonno il più possibile vicini
al ritmo circadiano consolidatosi precedentemente nell'organismo, inoltre prima di mettersi in viaggio verso un luogo caratterizzato da una sostanziale differenza di orario
è sempre opportuno sentire il parere del medico
che potrebbe prescrivere sostanze melatoniniche
per stimolare la normale attività onirica e per garantire una buona alternanza del ritmo veglia-sonno.
Al prossimo approfondimento!