Il sonnambulismo è una tra le più note patologie del sonno che da sempre suscita una certa curiosità.
Il sonnambulismo ha influenzato in modo incredibile la letteratura, il cinema ed il teatro, la musica e la poesia, insomma
sopra questo problema esistono varie testimonianze abbellite ed integrate dalla cultura e dall'arte.
Le persone che non soffrono di questa patologia
hanno la ferma convinzione che una persona vittima di sonnambulismo cammini con le braccia protese e perpendicolari alle spalle, gli occhi chiusi e che
si aggiri per la propria abitazione o zone limitrofe, rientrata al letto continui a dormire e al mattino non ricordi assolutamente l'accaduto.
Ma oggi vi offriamo la testimonianza anonima di una persona che ha vissuto un episodio sonnambolico di un proprio familiare stretto e che ci
ha descritto con dovizia di particolari il comportamento del parente restando nell'ombra senza provocarne un immediato risveglio:
"Quella notte non riuscivo a dormire, così ho deciso di immergermi nella lettura.
Verso le 01:20 ho sentito un rumore provenire dalla sala, ho pensato che qualcuno
della famiglia si fosse recato in bagno ma le luci erano spente e i rumori continuavano.
Mi sono affacciata ed ho visto questa persona appartenente alla mia famiglia che si aggirava
per diversi minuti al centro della sala, assumeva un aspetto barcollante, agitava leggermente le braccia che teneva
allineate al corpo, strisciava in modo evidente i piedi, teneva gli occhi talvolta chiusi ma in
altri momenti spalancati, sembrava che stesse per compiere delle azioni immediate e invece tornava indietro.
Ho capito immediatamente che il mio parente
aveva comportamenti sonnambolici perché lo sguardo era vitreo, assente, inoltre procedeva a luce spenta.
Al momento del risveglio non ricordava nessun particolare
di quanto accaduto e sosteneva di non avere riposato in modo particolare durante il sonno."
Riteniamo questa testimonianza diretta molto interessante, ad essa aggiungiamo inoltre che questi comportamenti non sempre sono generalizzabili, poiché ogni
persona che soffre abitualmente di questa patologia la personalizza inserendo dei propri comportamenti che la caratterizzano.
Durante le nostre interviste,
alcune persone che soffrono di sonnambulismo ci hanno lasciato delle dichiarazioni spontanee che vi riportiamo con un interessante "virgolettato", questo stile
di scrittura
indica che vi riferiamo le parole testuali pronunciate dai testimoni:
"Mi succede quando sono stressata"
"Non ricordo quasi mai".
"Ho paura di questo disturbo e talvolta, se ci penso, non riesco a dormire".
"Mi sono alzato dal letto e ho fatto scattare l'antifurto al piano inferiore".
"Qualche volta parlo nel sonno e apro l'armadio".
"Quando vado a letto ho sempre la sensazione di essere in pericolo".
"Capisco che mi è accaduto di nuovo perché al risveglio non mi sento riposato".
Al prossimo approfondimento!