Il nostro cervello è interessato da un'intensa attività elettrica sia nello stato di veglia che durante il sonno, tuttavia
quest'intensa attività cerebrale assume delle sostanziali variazioni anche da individuo ad individuo soprattutto al momento del risveglio e
nei primi minuti successivi.
Al momento del risveglio alcune persone si sentono perfettamente riposate e sono pronte ad affrontare la giornata, invece altre persone
presentano difficoltà non solamente ad alzarsi dal letto, ma anche ad iniziare le normali attività che le aspettano in giornata.
Questa difficoltà non è dovuta ad una natura caratteriale essenzialmente pigra ed inefficiente, ma è una caratteristica fisiologica dell'individuo, per definirla viene
ulilizzata la locuzione scientifica inerzia da sonno ed è determinata da un funzionamento differente dell'attività cerebrale.
Al fine di spiegare il concetto esposto in modo più semplice,
qualche minuto dopo il risveglio la soglia di attenzione e la forma fisica in alcuni individui appare come ridotta, lenta,
come se il cervello non avesse ancora realizzato di essere giunto al momento del risveglio.
Oltre all'inerzia da sonno le persone che vengono particolarmente interessate da questa condizione di pseudostasi temporanea presentano anche il classico malumore
e accusano molto
fastidio durante la percezione
di rumori improvvisi o di entità acuta, alla lista dei rumori sgraditi bisogna mettere in testa anche lo squillo della sveglia, percepito come
una vera e propria molestia e fonte di grande disagio mattutino.
Non tutte le persone al momento del risveglio accusano l'inerzia da sonno, tale stato può manifestarsi sempre, talvolta,
nei casi più fortunati
non si presenta mai, le cause potrebbero essere attribuite al fatto di avere dormito non sufficientemente
o di non essere in condizioni fisiche ottimali (malattie, piressia, ciclo mestruale,
stato gravidico),
altri testimoni diretti attribuirebbero l'inerzia a fattori genetici
("anche mio padre e mio fratello maggiore sono così"), incriminata nell'eziologia dell'inerzia da sonno anche l'alterazione dei cicli circadiani della veglia e del sonno, persino il fuso orario
e ora legale e solare sarebbero incriminate dalle ricerche di natura eziologica sull'inerzia da sonno.
Se l'inerzia da sonno si verifica durante un periodo di vacanza non può sempre rappresentare un disturbo delle normali attività quotidiane, invece diventa un problema più consistente
se si verifica durante un periodo di intensa attività lavorativa e soprattutto quando il risveglio deve essere immediato e totale per garantire la massima
efficienza sul lavoro, in modo particolare se si svolge un lavoro di grande responsabilità.
Al prossimo approfondimento!