Un'alta percentuale di persone ha mantenuto l'abitudine di dormire ranicchiata, infatti sembra che questa abitudine sia un retaggio del periodo infantile perpetrata fino al periodo adulto.

Durante il sonno il nostro soma ha la necessità di rilassarsi, devono rilassarsi non solo le membra, ma anche gli organi vitali custoditi nel torso, infatti la posizione raggomitolata non favorisce l'espletamento degli elaborati processi digestivi e la parte terminale dell'intestino non si distende come dovrebbe.

Se consideriamo solo una popolazione di adulti, l'abitudine di dormire ranicchiati è diffusa sia nei dormienti di genere femminile che di genere maschile, le dormienti però sembra che non mantengano la posizione raggomitolata costantemente, ma che in esse si presenti con maggiore frequenza e con minore intensità, nel senso che le donne dormono frequentemente in questa posizione, però mantengono la posizione ranicchiata per tempi più brevi, l'uomo invece dorme più spesso in posizione fetale mantenendo costantemente le gambe flesse.

Bisognerebbe abituare il nostro corpo a distendersi durante il sonno, anche la circolazione sanguigna ne trarrebbe maggiore beneficio, se però la vostra abitudine è talmente radicata da impedirvi di addormentarvi in una posizione differente, potreste procedere in maniera progressiva distendendo il vostro corpo per periodi progressivamente prolungati, fino ad abituarlo ad una posizione più favorevole.

Alcuni degli intervistati adulti hanno dichiarato di dormire in posizione ranicchiata soprattutto in inverno, quando gli arti distesi sembra che risentano maggiormente delle temperature meno elevate, successivamente l'abitudine in oggetto si è radicata fino a permanere anche nelle stagioni più calde.

Se il corpo è rilassato il sonno sopraggiunge più facilmente, conserva una migliore qualità e il risveglio mattutino risulta meno traumatico.


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