Questa settimana approfondiremo un argomento che spesso suscita reazioni di ilarità tra i nostri interlocutori, ovvero il problema dello sbavamento involontario durante il sonno.
Vi sarà capitato almeno una volta nella vostra vita che il vostro risveglio sia avvenuto sopra una macchia umida presente sul vostro guanciale al momento del risveglio.
Da dove è fuoriuscito questo liquido?
La risposta è davvero molto semplice ma nel contempo ha una connotazione veramente imbarazzante:
si tratta della vostra saliva espulsa involontariamente durante il sonno.
L'espulsione involontaria di tali liquidi organici viene determinata da diversi fattori quali ad esempio la posizione assunta per dormire sistemati di fianco, oppure le patologie da raffreddamento che determinano ostruzioni temporanee delle vie aeree e favoriscono l' afflusso di aria direttamente dal cavo orale, anche le roncopatie e le apnee notturne possono innescare un processo involontario di salivazione esterna, altri fattori invece sono di origine flogistica per la presenza di patologie dentali o parodontali, per l'insorgenza di afte, anche i problemi gnatologici determinano la fuoriuscita di salive.
Durante la notte dunque è probabile lasciare residui organici sul granciale, sulle lenzuola, sulle coperte, inoltre la fuoriuscita di ptialina si accompagna sempre ad un sonno tormentato, discontinuo e non ristoratore, spesso caratterizzato da fasi del sonno brevi e prive di qualità.
In questi casi la prevenzione potrebbe essere la strategia più efficace per affrontare l'inconveniente di sembrare delle lumache a letto, dunque sarebbe opportuno recarsi dal proprio medico per risolvere le più comuni patologie di carattere flogistico, per i problemi più radicati spetterà sempre al medico di base prescrivere visite specialistiche più approfondite.
Al prossimo approfondimento!