Durante il periodo di manutenzione interna del sito in amministrazione è
pervenuta un'e-mail nella quale si chiedevano dei chiarimenti su un insolito comportamento a letto:
un utente ha scritto che sua figlia adolescente ha l'abitudine di sedersi sul letto durante il sonno e di intavolare un soliloquio di qualche minuto.
La ragazza in questione gode di ottima salute, è diligente a scuola e socializza volentieri con i propri coetanei, tuttavia spesso mette in pratica questo comportamento che non aveva quando era una bambina.
Ci siamo ampiamente documentati e possiamo rispondere alla nostra utente che tale comportamento rientra nei comportamenti di carattere sonnambolico, infatti durante il sonno qualsiasi comportamento implichi movimento del soma (anche limitato) durante le fasi di sonno REM, viene considerato come una forma di sonnambulismo, inoltre in questo caso specifico esso si presenta in associazione con il soliloquio notturno.
Possiamo fare un semplice esempio:
se una persona mentre dorme sogna di essere seduta al tavolo in occasione della consumazione di un pasto, nel sonno sonnambolico mimerà i normali comportamenti che mette in pratica abitualmente durante il pasto.
Poiché gli accessi sonnambolici si consumano in un lasso di tempo limitato, questo comportamento all'occhio visibile di un osservatore apparirà della durata di pochi minuti, ma per la persona in preda ad un attacco sonnambolico l'evento durerà
il tempo necessario allo svolgimento del sogno.
Questo tipo di comportamento in associazione con il soliloquio rientra tra le parasonnie, ovvero quegli eventi che seppure non siano considerati come delle vere e proprie patologie del sonno tuttavia ne impediscono il normale svolgimento, non approfondiamo l'aspetto eziologico all'origine di questo comportamento perché probabilmente esso ha radici in un comportamento individuale della ragazza.
Al prossimo approfondimento!