Un numero piuttosto elevato di persone tra gli intervistati di Connessione Ombra ha riferito di accusare crampi alle articolazioni durante le ore notturne: queste contrazioni muscolari involontarie interessano soprattutto gli arti inferiori e spesso determinano un'insonnia centrale, ovvero causano un risveglio repentino durante il cuore della notte e molte persone non riescono più ad addormentarsi, spesso per timore che l'evento-crampo notturno si reiteri.

I nostri intervistati hanno anche specificato più volte di non soffrire di crampi durante il giorno, mentre invece questi disturbi si manifestano soprattutto nelle ore notturne.
A soffrire di crampi notturni si sono lamentate più spesso le donne appartenenti ad una fascia di età compresa tra i 60 e i 96 anni, i disturbi si manifestano periodicamente senza un'apparente motivazione, in altri periodi invece non si accusa nessun disturbo, meno frequenti i crampi nelle persone che in estate si sottopongono ad una terapia naturale marina.

L'intensità dei crampi muscolari notturni sembra essere più acuta rispetto a quella dei crampi dovuti ad un'eccessiva attività fisica svolta durante il periodo di veglia e la maggior parte degli intervistati ha riferito di contrastare il fastidioso disturbo notturno con esercizi vari di deambulazione e con automassaggi improvvisati.

I crampi notturni non sembrano manifestarsi negli individui al di sotto dei 60 anni, però una percentuale piuttosto elevata di intervistati ha specificato di assumere prodotti farmaceutici che potrebbero contribuire a determinare le contrazioni muscolari notturne.


Il nostro sito non è un sito di Medicina perciò non vi dispenseremo consigli terapeutici, tuttavia a noi interessa approfondire l'eziologia di questo disturbo e anche stilare statistiche interessanti per la comprensione del fenomeno e ovviamente siamo particolarmente interessati alla sua diffusione.


I crampi notturni potrebbero anche avere origine da un'eccessiva rigidità nel sonno o da posizioni eccessivamente statiche, in poche parole le persone che mantengono la stessa posizione nel sonno per molte ore, sono più soggette a crampi rispetto ad altre che invece cambiano più spesso e spontaneamente posizione durante il sonno.
Anche la temperatura e l'umidità dell'ambiente nel quale si riposa potrebbe favorire l'insorgenza dei crampi notturni.

Ricordiamo che durante il sonno si bruciano modiche risorse di calorie e si consumano quantità relative di sali minerali e zuccheri, dunque questo dispendio di risorse dell'organismo (se non opportunamente reintegrato) potrebbe favorire il disturbo del crampo.

Alcuni intervistati hanno dichiarato di non avere mai sofferto di questi crampi che poi si sono presentati nelle ore notturne e di non essere a conoscenza di disturbi di questo tipo negli altri componenti della famiglia, dunque il problema potrebbe non essere nemmeno ereditario o familiare.

Tra le altre risposte ed informazioni interessanti, ci è stato riferito che le persone che svolgono attività fisica regolare e che passeggiano durante la veglia, sono meno inclini ad accusare questa patologia.


Riassumiamo in breve le circostanze in cui è possibile che si presentino i cosiddetti crampi notturni:


- età compresa tra i 60-96 anni;

- assunzione di alcuni medicinali;

- assunzione insufficiente di acqua e liquidi;

- posizione troppo statica durante sonno;

- stato gravidico;

- vita sedentaria;

- temperatura ambientale non adeguata;

-alimentazione carente di determinate sostanze.


Se desiderate integrare questo articolo con la vostra esperienza personale, inviateci le vostre informazioni.


Al prossimo approfondimento!