Tra i vari disturbi del sonno oggi ricordiamo una parasonnia che è comunemente
denominata in inglese Exploding head syndrome, in italiano la traduzione letterale è
Sindrome della testa che esplode
riconosciuta, documentata e denominata per la prima volta nel
1920 dal medico psichiatra Robert Armstrong-Jones.
Questa curiosa sindrome è compresa tra le parasonnie e può contribuire a generare forme di insonnia
iniziale, tuttavia le insonnie generate da questo disturbo non avrebbero radici fisiologiche ma di natura psicologica.
La Sindrome della testa che esplode si manifesta come una specie di boato all'interno della testa e questo rumore
endogeno spesso viene integrato da una serie di flashes ipnagogici che seguono il disturbo.
Questo rumore interno produce nelle persone che ne soffrono una reale difficoltà ad addormentarsi,
soprattutto per autoconvinzione che l'evento possa ripetersi nell'immediato
e contribuisce a creare situazioni di disagio nelle ore dedicate al riposo.
L'evento è stato ampiamente documentato ma non si conosce ancora la sua eziologia, tuttavia esso si verifica soprattutto
nelle persone di genere femminile che abbiano compiuto almeno cinquant'anni di età, raramente si
manifesta nelle persone più giovani.
Il disturbo non si riscontra durante le fasi del sonno REM, ma si presenta tra la fase del dormiveglia e la prima fase
del sonno, è possibile che alcune persone lo percepiscano addirittura come un rumore esterno che le riconduce al risveglio, per quanto
riguarda
le cause potrebbero essere di origine nervosa.
Una percentuale dei nostri intervistati ha riferito di avere sofferto di questo disturbo solo sporadicamente,
infatti non sarebbe un evento che si verifica regolarmente tutte le notti, ma solo in determinati periodi, in casi eccezionali
questo
fenomeno fisico può manifestarsi anche durante il normale periodo di veglia.
Le cause della Sindrome della testa che esplode sono ancora sconosciute, però sono disponibili alcune
cure farmacologiche che mirano a ridurre e ad eliminare i sintomi, probabilmente questo disturbo trova
ambiente fertile nelle situazioni di disagio e nei periodi nei quali si risente maggiormente dello stress quotidiano.
Al prossimo approfondimento!