Durante le nostre interviste di ricerca sull'argomento sonno e sogni è emerso che tra le cause più frequenti dell'insonnia vi siano proprio i pensieri notturni.
I pensieri notturni possono determinare la cosiddetta insonnia iniziale e gli incubi ed hanno la caratteristica di pregiudicare la qualità del nostro sonno se sono negativi o se sono positivi, infatti anche i pensieri gradevoli, se elaborati prima di dormire, compromettono la prima fase del nostro sonno ed è proprio ai pensieri positivi che oggi dedicheremo questo approfondimento settimanale.
I pensieri notturni positivi sono piacevoli e creano una sorta di circolo vizioso nella mente del dormiente che di conseguenza, mentre li elabora, non riesce a dormire per tutta la durata della notte, oppure si addormenta verso l'alba.
I pensieri positivi più comuni responsabili della compromissione della qualità del nostro sonno sono:
- pensieri sulla persona che si ama e innamoramento;
- iniziative per questioni domestiche;
- le emozioni della giornata appena trascorsa;
- emozione per avvenimenti imminenti;
- preparativi per cerimonie private e pubbliche;
- incontri inaspettati;
- idee interessanti;
- viaggi e vacanze;
- acquisti;
- vincite e sorprese;
- trasloco;
- feste e cerimonie.
- ricordi.
Anche nei casi di pensiero positivo notturno la mente umana riscontra numerose difficoltà ad entrare nella prima fase del sonno (ovvero la fase di dormiveglia) perché viene sottoposta ad una nuova attività e i pensieri diventano predominanti sul sonno, determinando la cosiddetta insonnia iniziale che più semplicemente è la difficoltà ad addormentarsi.
Il sonno è la massima espressione del relax ma viene inibito dai processi mentali elaborati che conducono il nostro cervello verso un processo troppo gradevole ed interessante che gli impedisce di abbandonarsi al riposo assoluto.
Secondo le nostre ricerche sul sonno, le persone che si dedicano alle elucubrazioni mentali notturne positive appartenengono a tutte le fasce di età, nei grafici dei nostri sondaggi predominano però le presenze femminili che reiterano inconsciamente questa abitudine notturna.
Sappiate dunque che i pensieri positivi frequenti in camera da letto inibiscono il passaggio graduale al sonno che esige oscurità, silenzio e relax, ma il popolo dei pensatori notturni sembra essere piuttosto numeroso, complice la vita contemporanea che spesso offre molti spunti di riflessione.
Al prossimo approfondimento!