Autrice   
    Racconta   
    Guestbook   
    Newsletter   
    Articoli   
    Voci   
    Mappa   
    Archivio   
    Cerca   


Aggiornamenti settimanali




      

Archivio articoli di Connessione Ombra
tutti gli articoli precedentemente pubblicati sul sito



Connessione ombra, ipnopedia


L'ipnopedia
genesi e analisi dei sogni



Oggi approfondiamo un argomento diverso dal solito e molto controverso, rivolgiamo la nostra attenzione all'ipnopedia, ovvero ad una tecnica di apprendimento circoscritta al periodo di sonno che nel secolo scorso è stata oggetto di studi e di numerosi esperimenti scientifici.
L'ipnopedia consisterebbe nella capacità di apprendere, comprendere e memorizzare nozioni durante il sonno.

La domanda che ci poniamo è questa:

è possibile imparare concetti importanti durante il sonno?


L'idea di svolgere una ricerca sulla possibilità di apprendimento durante il sonno è stata ispirata ai ricercatori dopo la diffusione del romanzo fantascientifico Il mondo nuovo di Aldous Huxley, pubblicato nel 1932.

Gli esperimenti per assurgere l'ipnopedia quale mera tecnica di apprendimento vennero effettuati su persone che durante le fasi di sonno ascoltarono delle nozioni semplici, meno semplici e complesse, spesso accompagnate da uno stimolo sensoriale acustico.

Dopo il risveglio queste persone furono sottoposte ad analisi attente da parte degli studiosi e in genere in esse non si rilevarono forme di apprendimento sostanziale, inoltre i ricordi di queste persone sottoposte al processo di sperimentazione risultavano piuttosto lacunosi anche dietro sollecitazione con domande opportunamente studiate per stimolare la memoria al fine di riscontrare eventuali risultati.


Gli esiti di questi esperimenti scientifici non fornirono risposte positive perché durante il sonno profondo (fase REM) la corteccia cerebrale non è attiva, non è in grado di ragionare o di riflettere, perciò una persona che attraversa una fase di sonno profondo non è in grado di imparare, inoltre le capacità di concentrazione ad eventuali stimoli esterni sono piuttosto limitate.

Se invece gli esaminati vengono sottoposti a stimoli molto forti, o vengono ricondotti al risveglio, oppure entrano automaticamente in una fase NREM, ovvero in uno stato più vicino alla veglia e caratterizzato dalle onde alfa, si raggiungono risultati interessanti:

durante il reiterato ascolto dei medesimi concetti durante le fasi NREM, i volontari sottoposti ad esperimenti ricordano qualcosa ma riferiscono un ricordo confuso e soltanto se quest'ultimo viene opportunamente sollecitato.

Dai risultati delle ricerche sulla validità dell'apprendimento ipnopedico è emerso che non è possibile apprendere con la giusta comprensione le nozioni durante il sonno e che i dati rilevati hanno riguardato solo un leggero ricordo, tuttavia il sonno è invece molto utile per consolidare il ricordo di nozioni apprese in precedenza, ma soltanto nel periodo di veglia.


Per il momento non vi sono molte risposte positive sulla validità delle tecniche ipnopediche, tuttavia non si esclude che un giorno si attualizzi un sistema valido che permetta di apprendere dati anche durante il periodo di riposo.


Al prossimo approfondimento!


    Social   
    Glossario   
    Tradizioni   
   
    Condizioni   
   
    Sondaggi   
    Argomenti   
    Linee guida   
    Disclaimer   
    FAQ   







Connessione Ombra Homepage
Disegnatrice webmaster: Anna Maria Meloni










Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario