Tra gli innumerevoli disturbi del sonno ricordiamo la sindrome da alimentazione notturna,
in inglese detta sleeping eating ed
abbreviata con l'acronimo NES, ovvero night eating syndrome.
Questa sindrome è stata scoperta ed inserita nel lungo elenco dei disturbi del sonno nel 1955 dal medico Albert Stunkard, è
caratterizzata dall'insorgenza di un appetito smodato durante le fasi del sonno che spinge la persona che ne soffre a recarsi
in cucina, aprire il
frigorifero e la dispensa per consumare quanto l'ambiente cucina propone, indipendentemente dal gusto personale e dalla
disponibilità immediata dei cibi.
Una persona che soffre di questo disturbo può persino consumare un intero panetto di burro o di margarina senza provare alcun
senso di
nausea, inoltre, dopo la consumazione, la persona torna a letto senza ricordare in nessun modo l'accaduto.
Sembra che la sindrome da alimentazione notturna sia una forma di parasonnia
che interessa maggiormente le persone di genere femminile, infatti essa si riscontra meno frequentemente negli
uomini, ma purtroppo il disturbo è ancora abbastanza sconosciuto e non sono ancora ben chiare le cause scatenanti e la sua
eziologia, anche durante le indagini di anamnesi non sono stati acquisiti dati sufficienti per approfondire lo studio del disturbo,
mentre invece dal punto di vista terapeutico
la sindrome può essere tenuta sotto controllo attraverso un'adeguata farmacoterapia.
Dopo le consumazioni notturne incontrollate generalmente le persone che soffrono di questo problema non riferiscono
alcun ricordo degli episodi e mostrano importanti
sintomi di nausea ed innapetenza al risveglio, in taluni casi lamentano anche sovrappeso ed obesità o addirittura problemi di
anoressia.
Le cause dell'insorgenza della sindrome da alimentazione notturna probabilmente sono dovute a condizioni paricolari di stress e da episodi incisivi
di insoddisfazione personale, ma gli studi medici procedono anche verso altre direzioni per una conoscenza approfondita del problema.
Al prossimo approfondimento!