Oggi il nostro approfondimento sarà in linea con l'estate alle porte.

Nel periodo estivo la luce del sole ci accompagna per una buona parte del giorno e ci invita a trascorrere la nostra vita all'aria aperta per rinfrancare la mente e lo spirito, ma tra uno degli inconvenienti della stagione estiva ricordiamo la riduzione naturale delle ore di sonno.

Le cause di questo interessante peggioramento della qualità del sonno sono attribuibili anche al fenomeno stagionale dell'aumento della temperatura, tuttavia la causa principale dell'insonnia stagionale è dovuta soprattutto alla minore produzione di melatonina, si riscontra soprattutto una notevole predisposizione ad addormentarsi più tardi e a risvegliarsi nelle prime ore luminose del mattino.

La melatonina è un ormone prodotto dai pinealociti, cellule della ghiandola pineale (o epifisi) sita all'interno del nostro cervello, la produzione di questo ormone è importantissima per l'ottima funzionalità del nostro organismo e per beneficiare di un sonno di qualità, tuttavia presenta la caratteristica di essere notevolmente contrastata dalla luce naturale e dalla luce artificiale.

L'ultima parte della primavera e l'estate sono le due stagioni più luminose dell'anno, così il tempo dedicato al sonno si modifica e si riduce in relazione alle due stagioni, questo processo deve essere considerato come del tutto naturale.

Ma il sonno è molto importante per il ricambio cellulare e per il relax, perciò per cercare di mantenere un buon ciclo di alternanza tra il sogno e la veglia anche in queste due stagioni è opportuno impiegare in modo ottimale le energie accumulate durante il giorno, il dispendio delle energie attraverso la pratica di una corretta attività fisica contribuirà a rilassare e a predisporre ad un sonno di ottima qualità nonostante i richiami naturali delle belle stagioni.




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